"La poesia è l'anima che danza, il teatro è il palcoscenico dove le parole prendono vita"
Tra gli eventi organizzati da La Casa della Poesia di Como, nel lontano 2010, ricordiamo questo spettacolo di Christian Poggioni, oggi attore e autore di testi teatrali di successo.
Qui l’articolo scritto da Laura Garavaglia in occasione dello spettacolo.
Tradimenti di Christian Poggioni
“Si tradisce per amore, per il potere, per viltà, per un ideale…”
12 maggio 2010
Uno strepitoso successo, mercoledì sera, lo spettacolo Tradimenti, scritto e interpretato da Christian Poggioni. Presso la sede de L’ORDINE, dove è ospitata la sede de La Casa della Poesia di Como che in collaborazione con il quotidiano comasco ha organizzato l’evento, un folto pubblico ha reso omaggio con uno scroscio di applausi che sembrava non avere mai fine a questo giovane comasco attore, regista ed autore di grande talento. Poggioni ha una formazione di tutto rispetto in ambito teatrale: diploma in recitazione presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano fondata da Giorgio Strehler ;master in regia alla School Cinematic Arts della University of Southern California di Los Angeles; una lunga esperienza come attore diretto da registi del calibro di Giorgio Strehler e Peter Stein; scrittore e interprete di originali spettacoli, come Nostos - sognare, partire,tornare e Tradimenti .
Il poliedrico attore ha letteralmente catalizzato l’attenzione del pubblico con un avvincente monologo durante il quale invita a riflettere in merito a “quante svolte della nostra vita, affettiva o professionale, sono state segnate dall’esperienza del tradimento, subito… o messo in atto”, come recita nel Prologo. E lo spettatore intuisce come “ l’ala incandescente del tradimento” incide questa esperienza come marchio a fuoco nella nostra anima, e determina delle svolte fondamentali nell’ esistenza umana. Il pubblico in sala è stato coinvolto in un originale percorso che ha rievocato le figure di celebri personaggi della storia e della letteratura , traditi e traditori.
Dalle loro vicende emergono i molteplici aspetti con cui l’esperienza del tradimento ha accompagnato e tuttora accompagna la storia dell’uomo. Dal tradimento d’amore, il più radicato nell’immaginario collettivo, al tradimento della patria, di un amico, di un ideale, fino al tradimento di se stessi : Poggioni alterna una recitazione che passa con agilità da toni comici a drammatici, dal riso o sorriso amaro alla commozione e viceversa e lo fa trasmettendo agli spettatori quei sentimenti forti che ogni forma di tradimento suscita nell’anima. Ed ecco che sintetizza nella canzone “Malafemmena” la “filosofia del cornuto” del grande Totò ; recita celebri versi di Catullo nei quali il poeta canta il tormento, la rabbia, la gelosia dell’amante tradito; mette in scena una novella del Decameron di Giovanni Boccaccio, nella quale l’arguta Monna Tessa fa credere allo sciocco e ottuso marito che il proprio amante sia un fantasma. Dalla letteratura alla storia, dal tono leggero del tradimento d’amore a quello decisamente drammatico: il sacrificio dell’eroe Spartano Leonida e dei suoi trecento soldati, che contrastarono le armate del re persiano Serse nonostante il tradimento del vile Efialte; la morte per il freddo e la fame dei soldati tedeschi durante la campagna di Russia del ’43, abbandonati ad un destino atroce da Hiltler, perchè “Dove il soldato tedesco mette piede, là resta”; Giuda , che tradisce Gesù per trenta denari e che potrà liberarsi dall’angoscia del rimorso solo con la morte; il Mahatma Gandhi , padre della libertà dell’India, ucciso da un estremista indù; e poi ancora grandi traditori della letteratura che per ironia della sorte verranno traditi dal loro stesso modo di agire, come ne I Promessi Sposi il Griso nell’episodio in cui, consegnando ai monatti Don Rodrigo, rovista tra abiti gli infetti del padrone alla ricerca di denaro e rimane egli stesso contagiato dalla peste; o il debole e inetto Andrej, ne “Le Tre Sorelle” di Anton Checov.
Poggioni non allenta mai la tensione, tra l’attore e il pubblico si instaura quel magico fluido, quell’atmosfera sospesa che solo un professionista della recitazione sa creare. Un talento che nasce anche “da un insieme di qualità fisiche”, prima fra tutte quella di “far passare la velocità dell’intonazione dal cervello alla bocca” come ha scritto uno dei maggiori attori contemporanei di teatro , Franco Branciaroli, “Qualità che infine stimolano a governare le cose con la voce,da qui anche il rapporto tra lo spirito e il corpo”. Qualità che certo non mancano a Christian Poggioni.
Laura Garavaglia
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