
I versi di Chiara Evangelista raccontano con chiarezza come in soli vent'anni di vita possa racchiudersi un’esperienza totale, intessuta di tutte quelle sfumature che insieme vanno a costituire l’arazzo di un’esistenza. La sua poesia si racconta da sé, con l’irruenza degli anni in cui ci si affaccia al mondo, quello concreto, fuori dai sogni, e la delicatezza con cui si cerca di tenersi stretti ad un mondo che invece di quei sogni ancora profuma.
La sua capacità di coniugare un sentire quasi d’altri tempi con una realtà estremamente concreta, fatta di sofferenze e amori falliti, ma anche di brillanti metafore che coinvolgono gli oggetti e le situazioni della vita di tutti i giorni, ricorda che la poesia parla dell’oggi e parla di ciascuno di noi. Così a vent'anni si può già essere donne, con un’intera autobiografia da raccontare, solamente tramite i segni di stanchezza sul volto, eppure a vent'anni ancora non smettiamo di interrogarci come fanno i bambini, con la domanda più semplice da formulare e più complessa da soddisfare: Perché?
Per non dimenticare poi che a vent'anni si sente ogni cosa con una forza inedita e l’amore si infiltra prepotentemente tra le parole, che sia finito o che stia per iniziare.
I versi di Chiara Evangelista raccontano cosa significhi essere giovani in questi tempi, tramite la discreta arte della poesia, in grado di parlare all'esperienza di ciascuno, senza barriere d’età.
Buona lettura!
Avrai una donna con le occhiaie
Avrai una donna con le occhiaie,
autobiografie di battaglie
vissute tra le rime delle palpebre
e profondissime tenebre.
Avrai una donna con le occhiaie,
cronologie delle sue giornate
passate a riemergere da macerie.
Avrai una donna con le occhiaie,
abbazie di forza e bellezza,
brezza in vecchie nebbie.
L’evidenziatore giallo
Traccia una linea retta, a volte spezzata,
incerta della sua frammentarietà.
L’evidenziatore giallo sta falciando,
selezionando i semi neri sul terreno bianco-carta.
È sicuro di sé.
Indica e sottolinea ciò che serve e ciò che è utile,
elimina e non contamina con il suo giallore
ciò che non serve e ciò che è inutile.
Ma il “re Mida” arresta la sua corsa,
violentato dalla domanda più elementare e bambinesca
esistente: “Perché?”
Ciò che esclude è per sempre.
Ciò che include è per sempre.
La ballata dei pronomi
Io è egoista, pensa a sé ma non fa per tre. Un giorno incontra Tu che sconvolge la vita ad Io.
Il primo pronome personale s’innamora perdutamente ed è costretto ad essere il meglio di sé per amore. Io e Tu perdono le proprie identità fondendosi in un unico pronome: Noi.
La favola si rompe nel momento in cui l’egoismo di Io si riaccende e Tu, non sopportando più le sue angherie, decide di amarsi e di abbandonare la partita con Amore.
Passati due anni, ad un angolo Io vede Tu in compagnia di un altro pronome con cui ha formato una famiglia: la famiglia Voi.
Tu di sbieco intravede Io ma non sono più niente, sono Essi…
Unlock
Localizza la cicatrice
Utilizza la suturatrice
Indennizza il bruciore
Ostracizza il dolore,
amplificatore di un amore
roditore.
E nel rumore
Allocati
Unlock me
I’m lucky.
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Nota Biografica
Chiara Evangelista è nata a Lecce, il 20 maggio 1997. Dopo aver conseguito la maturità classica, ha intrapreso gli studi giuridici presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Milano. Nel 2017 ha esordito con la sua prima raccolta poetica dal titolo ”In medias res”, edita da iQdB Edizioni. Per il suo racconto “Ridere è un (h)obb(y)ligo”, ha vinto il primo posto al “Premio Internazionale Sylvia Plath” ed ha ottenuto il diploma di merito al “Premio letterario Milano International”. Le sue poesie sono state selezionate per poter esser declamate a “Casa delle arti-Spazio Alda Merini”, nella cornice di BookCity17.
Attualmente sta lavorando alla nuova raccolta di poesie e al suo primo romanzo.
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