Al via la collaborazione culturale tra La Casa della Poesia di Como ODV e il Consolato della Corea del Sud a Milano
“Un incontro ricco di spunti, idee, progetti per avviare una fruttuosa collaborazione”: ecco come ha definito Laura Garavaglia l’appuntamento di giovedì 10 novembre al Consolato della Corea del Sud a Milano, con il Console Dottor Hyung-shik Kang e il Vice Console Kim Tae Woo.
Un progetto che si concretizzerà in una pubblicazione annuale, grazie anche alla collaborazione con i professori Kim Kooseul e Choi Dongho di Seoul. Una rivista che possa informare i lettori italiani delle tendenze non solo della poesia e della letteratura in generale, ma anche della musica, del cinema, dell’arte, della cultura contemporanea di questo Paese. L’interesse del modo occidentale verso la Corea del Sud è aumentato in modo vertiginoso a partire da quello che è ormai diventato un video che definire virale è poco: Gangnam Style, postato su You tube nel luglio del 2012 da Park Jae-Sang, il cui pseudonimo è Psy, figlio di una facoltosa famiglia di imprenditori di Seoul. Già a dicembre dello stesso anno il video aveva raggiunto un miliardo di visualizzazioni e nel 2014 superò i nove miliardi di visualizzazioni. Il quartiere di Gangnam parola che significa "a sud del fiume", cioè la zona di Seoul che si trova a sud del fiume Han, è la zona elegante della metropoli, dove gli immobili hanno raggiunto prezzi da capogiro e che solo fino a circa quarant’anni fa era una distesa di risaie. Oggi è una successione di grattacieli dalle forme avveniristiche. Ma per tornare al video Gangnam Style…attualmente non è più al top della classifica, in cima c’è Baby Shark, del 2016, 11 miliardi di visualizzazioni per una canzonetta che insegna ai bambini di Seoul a parlare in inglese. E come non pensare al gruppo musicale dei Bts, al K – pop e al loro strepitoso successo: quasi 33 milioni di dischi venduti dal loro esordio al novembre 2021 e la cifra è certamente aumentata. Questo esempio per far capire come sia in atto una sorta di “coreanizzazione” della cultura pop contemporanea che interessa, dopo gli Stati Uniti, anche l’Europa e quindi in modo crescente anche il nostro Paese.
Un Paese, la Corea del Sud, che appena uscito dalla Guerra di Corea, nel 1953, aveva un reddito pro capite molto basso e che da allora ad oggi si è trasformato in un gigante economico esportando auto e tecnologia avanzata (la Samsung ha la sua sede principale nella città dii Suwon), ma anche k-pop, k-drama, k-film, k-fashion, k-food, k-beauty. È il fenomeno dell’ hallyu, parola cinese che significa “Korean wave”.
Sarà interessante esplorare anche il ondo della poesia e della letteratura coreana contemporanea più in generale, ancora davvero poco conosciuta in Italia.
La rivista sarà pubblicata da I Quaderni del Bardo Edizioni, casa editrice con cui la nostra associazione collabora da anni.
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