La Cenere del cuore di Ion Deaconescu (I Quaderni del Bardo, 2019)
Ion Deaconescu, poeta e critico letterario con alle spalle un curriculum culturale di grande rispetto, ci apre la mente sull’importanza della memoria nel riportare in vita ciò che si è perso. La perdita di una persona con cui si è condivisa la parte più importante dell’esistenza è anche perdita di parte di sé, lo spalancarsi di una voragine, un vuoto interiore che lascia annichiliti. A vincere su questo senso di perdita è la memoria. Come ha scritto María Zambrano [1]“all’origine della memoria c’è la ricerca di qualcosa di perduto e di irrinunciabile (…) qualcosa che esige di essere nuovamente guardato”. Questo essere nuovamente guardato significa riportare alla luce, far rinascere. Ion Deaconescu, alla disperazione, allo schianto del dolore contrappone i ricordi, tasselli di un mosaico che ricompongono il passato, lo fissano in una dimensione di un tempo dilatato, un presente ampliato secondo le esigenze della memoria che non ha confini. Il miracolo della poesia è questo: la parola che si fa luce, memoria, rinascita che sconfigge la morte.
Laura Garavaglia
ION DEACONESCU
Nato nel 1947 a Târgu Logreşti (Romania), è poeta, scrittore, romanziere, critico letterario, traduttore. Si è laureato alla Facoltà di Lettere dell'Università di Bucarest e alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Craiova, dove dal 2002 insegna Scienze Politiche alla Facoltà di Storia, Filosofia e Geografia ed è stato insignito del titolo di Professore Emerito. Dal 2004 cura le Relazioni Internazionali per la suddetta Università. È presidente dell’Accademia Mondiale di Letteratura “Mihai Eminescu” e riveste numerose cariche onorifiche per la sua attività letteraria e di diffusione della cultura rumena nel mondo, tra cui Presidente de “Pro Est” Association of International Studies. È inoltre membro dell’Unione scrittori di Romani , dell’Associazione giornalisti della Romania, del Research and Advisory Council of the American Institute of Biographies, dell’Accademia di Cultura e Poesia di Mongolia ed è mebro onorario dell’Accademia di Scienze e Arti del Montenegro. Ha pubblicato oltre 50 volumi tra poesie, romanzi, critica letteraria, traduzioni. I suoi libri sono tradotti in molte lingue e ha ottenuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali tra cui il Premio per la diffusione della Cultura e della Poesia al Festival Internazionale di Poesia „Europa in versi”, Como 2017, Pjeter Bogdani” Prize, assegnatogli da International Writers Association, Brussels, 2016, The Excellence Prize assegnatogli da International Spring and Poetry Festival, Istanbul, 2017.
Cenuşa inimii
Să revii, să revii,
Să fii ca-ntotdeauna,
Să fii viaţa
Şi humusul rădăcinii mele,
Ce-au început să zboare
Cu cenuşa inimii de prisos..
La cenere del cuore
Ritorna,
ritorna per essere come sempre,
essere la vita
e la terra delle mie radici,
che hanno cominciato a volare
insieme alla cenere che soffoca il cuore.
Chipul de ceară
Revarsă cerul
Puzderii de fluturi albi:
Ninge cu fulgi mari
În sufletu-mi străfulgerat
De securea orgolioasă.
Ţi-aştept semnul. Ştii doar.
Poate să fie o scrisoare,
Lungă şi încâlcită,
Ca şi lumea din care ai plecat.
Cheamă-mă şi, ca de obicei,
Degetele-mi înmuiate în lumină
Îţi vor mângâia chipul de ceară..
Il volto di cera
Dal cielo scendono
miriadi di farfalle bianche:
nevica a grandi fiocchi
nella mia anima,
travolta dal dolore.
Aspetto un tuo segno, lo sai.
Forse sarà una lettera,
lunga e confusa,
come il mondo dal quale sei partita.
Chiamami e come sempre
le mie dita, immerse nella luce,
accarezzeranno il tuo volto di cera..
Da La cenere del cuore, I Quaderni del Bardo, 2019